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Insula Fulcheria

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INSULA FULCHERIA. Rassegna di studi e documentazioni di Crema e del circondario a cura del Museo Civico di Crema e del Cremasco fondata nel 1962

ISSN 0538-2548

 

Obiettivi e ambiti scientici di «Insula Fulcheria»

«Insula Fulcheria» è la pubblicazione annuale del Museo Civico di Crema e del Cremasco. Dal 1962 la rivista ha lo scopo primario di promuovere, raccogliere e diffondere le ricerche in vari ambiti disciplinari – archeologia, storia dell’arte, epigrafia, filologia, storia, geografia, archivistica, antropologia, museologia, archeometria, restauro, ecc. – sulla collezione del Museo Civico di Crema e del Cremasco. La rivista pubblica contributi originali su ogni realtà materiale e spirituale indagata dal Museo oggi o in passato o che riguardano la collezione museale indirettamente (per esempio, perché vi si trattano argomenti che intersecano la storia della collezione del Museo). «Insula Fulcheria» prende in considerazione per la pubblicazione anche studi non riguardanti specificamente la collezione del Museo, ma relativi all’arte, all’archeologia, alla cultura materiale e testuale dell’area di Crema e del Cremasco o alla museologia in ambito locale. La rivista accoglie contributi provenienti da una ampia comunità scientifica e da una pluralità di Istituzioni e promuove attivamente la circolazione delle idee, evitando l’eccessiva concentrazione di articoli da parte degli stessi autori all'interno dello stesso numero. Particolare attenzione è riservata alla valorizzazione dei giovani studiosi, attraverso l’accoglienza di contributi originali, il supporto redazionale e l’apertura a nuove prospettive di ricerca.

Codice etico

«Insula Fulcheria» adotta un Codice etico ispirato ai principi del COPE – Committee on Publication Ethics, con l’obiettivo di garantire la trasparenza, l’integrità e la qualità del processo editoriale. Il documento definisce i doveri e le responsabilità di tutte le parti coinvolte nella pubblicazione: direzione, comitato scientifico, revisori e autori.

Organi editoriali

«Insula Fulcheria» è diretta da un Direttore responsabile e si avvale nei processi decisionali di un Comitato Editoriale composto da studiosi provenienti da università e istituti di ricerca, nonché da esperti attivi in istituzioni pubbliche di comprovata qualificazione e prestigio, sia italiani che internazionali. Il Comitato Scientifico, costituito da accademici di riconosciuta competenza a livello nazionale e internazionale, ha un ruolo di garanzia sulla qualità scientifica della rivista, partecipa all’individuazione dei revisori, può essere coinvolto nella revisione diretta degli articoli, formula pareri su eventuali controversie e contribuisce all’aggiornamento delle politiche editoriali, promuovendo l’apertura interdisciplinare e il confronto scientifico. Il Comitato di Redazione affianca la Direzione nelle attività segretariali, organizzative e di editing, seguendo le fasi di ricezione, revisione e pubblicazione dei contributi.

Direttore responsabile / Editor-in-Chief: Nicolò Dino Premi (Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano)

Comitato Editoriale / Editorial Board: Matthias Bürgel (Università di Erlangen-Norimberga, Germania), Roberta Carpani (Università Cattolica del Sacro Cuore), Leonardo Lamanna (Soprintendente ABAP Cremona, Lodi e Mantova), Marco Robecchi (Université libre de Bruxelles, Belgio), Alessandro Tira (Università di Bergamo), Edoardo Villata (Northeastern University di Shenyang, Cina)

Comitato di Redazione / Editorial staff: Manuel Ottini (redattore capo), Matteo Facchi (caposervizio "Quaderni"), Mara Fierro (segretaria di redazione), Elizabeth Dester, Federico Guariglia, Marco Nava, Francesco Rossini (redattori ordinari). Staff del Museo / Museum staff: Alessandro Barbieri, Alessandro Boni, Silvia Scaravaggi

Comitato scientifico / Advisory Board: Giuliana Albini (Università degli Studi di Milano), Aria Amato (Soprintendenza, funzionario restauratore), Gabriele Barucca (già Soprintendente ABAP Cremona, Lodi e Mantova), Alessandro Barbieri (Conservatore del Museo Civico di Crema e del Cremasco), Guido Cariboni (Università Cattolica del Sacro Cuore), Marilena Casirani (Conservatore del Museo Comunale di Offanengo - Ispettore Archeologico Onorario), Nicoletta Cecchini (Soprintendenza, funzionario archeologo), Alessandra Chiapparini (Soprintendenza, funzionario architetto), Valerio Ferrari (Direttore della rivista «Pianura, scienze e storia dell’ambiente padano»), Sara Fontana (Università di Pavia), Francesco Frangi (Università di Pavia), Angelo Lameri (Pontificia Università Lateranense), Valeria Leoni (Direttore dell’Archivio di Stato di Cremona - Università di Pavia), Francesca Marti (Soprintendenza, funzionario storico dell’arte), Christian Orsenigo (Conservatore della sezione egizia del Museo di Crema), Emanuele Pagano (Università Cattolica del Sacro Cuore), Marco Pellegrini (Università di Bergamo), Filippo Piazza (Università Cattolica del Sacro Cuore), Enrico Valseriati (Università di Padova), Lorenzo Zamboni (Università degli Studi di Milano) 

Revisione tra pari

Gli Articoli e le Note di ricerca proposti a «Insula Fulcheria» sono sottoposti a un processo di revisione tra pari secondo il modello single-blind peer review, in cui i revisori conoscono l’identità degli autori, ma non viceversa.
Dopo una prima valutazione formale da parte della Direzione e del Comitato Editoriale, ogni contributo viene esaminato da almeno due revisori esperti in forma anonima. Le valutazioni possono portare all’accettazione, alla richiesta di modifiche o al rifiuto. In caso di giudizi contrastanti, la Direzione può richiedere un ulteriore parere o intervenire direttamente nella decisione finale.

Modalità e licenza di pubblicazione

«Insula Fulcheria» è disponibile gratuitamente in versione digitale in accesso aperto (open access), permettendo la libera consultazione e diffusione dei contenuti senza barriere economiche o restrizioni d’accesso. Tutti i contributi pubblicati dal 1962 a oggi sono consultabili su questo sito. Gli articoli pubblicati in open access sono distribuiti sotto la licenza Creative Commons Attribution Non commerciale 4.0 Internazionale (CC BY-NC 4.0) che consente la libera condivisione, l’adattamento e l’uso non commerciale, purché venga attribuito correttamente l’autore e le nuove opere siano rilasciate con la stessa licenza. La rivista non applica Article Processing Charge (APC) né costi di sottomissione, garantendo così la piena accessibilità alla pubblicazione per tutti gli autori. «Insula Fulcheria» è anche disponibile in versione cartacea acquistabile in singola copia presso il Museo di Crema, o le principali libreria della città di Crema (punti vendita autorizzati). È previsto un numero di copie a stampa destinato ad alimentare il meccanismo degli scambi. Le spese di impaginazione e di stampa della rivista sono sotenute con il contributo della Fondazione Popolare Crema per il Territorio. La Fondazione non interviene in alcun modo nei processi di selezione, revisione o di pubblicazione dei contenuti che restano interamente affidati agli organi editoriali di «Insula Fulcheria».

Contatti

Gli autori possono prendere contatto con la redazione a questo recapito:

Redazione Insula Fulcheria
c/o Museo Civico di Crema e del Cremasco
Piazzetta Winifred Terni de' Gregory, 26013 Crema (CR)
e-mail: infulcheria.museo@comune.crema.cr.it

Il direttore e la redazione ricevono su appuntamento presso l'ufficio della redazione.

La rivista sta raccogliendo i contributi per il numero LV (2025).

Per le modalità di presentazione e le linee guida si vedano i file allegati.

Storia 

La rivista «Insula Fulcheria» nasce nel 1962, nei primi anni di vita del Museo Civico di Crema, in un contesto segnato dall'entusiasmo e dall'impegno culturale che accompagnarono la fondazione dell’istituzione museale. I primi numeri della rivista riflettono chiaramente questo clima, nonché l'influenza degli intellettuali coinvolti in un progetto che si configurava fin da subito come di grande rilievo per la città e il suo territorio.

Il primo fascicolo, datato al secondo semestre del 1962, reca come sottotitolo Rassegna di studi, documentazione e testimonianze storiche del Cremasco e nasce con l’intento di avere cadenza semestrale, che sarà presto sostituita da una periodicità annuale. La direzione e la sede amministrativa sono collocate presso il Museo; direttore è Amos Edallo, figura centrale della vita culturale cremasca del tempo, già apprezzato scultore e tra i principali promotori e realizzatori del Museo stesso, insieme a Winifred Terni de Gregory. Fanno parte del Comitato di redazione Francesco Piantelli, Graziella Fiorentini, Carla Maria Burri e lo stesso Edallo. La Segreteria di redazione è composta da Laura Oliva, Giorgio Costi e Giuseppe Maccarinelli. Il fascicolo, di circa cento pagine, comprende contributi di Mario Mirabella Roberti, Alessandro Caretta, Graziella Fiorentini e Maria Luisa Mayer, una sezione di segnalazioni a cura del direttore, una bibliografia sull’attività culturale a Crema dal 1945 (a cura di Francesco Piantelli), una nota sulle attività del Museo, e una veste grafica curata da Gianetto Biondini. La stampa è affidata alla Tipografia Leva.

Nel 1965, alla morte di Amos Edallo, la direzione della rivista passa a Mario Mirabella Roberti, allora Soprintendente alle Antichità della Lombardia. Figura di spicco nel panorama nazionale, Mirabella Roberti assumerà un ruolo decisivo nella storia della pubblicazione. Dopo il quarto numero (1965), la rivista viene pubblicata in un’unica uscita doppia per gli anni 1966-1967, accompagnata dalla pubblicazione, nel 1967, di una Guida del Museo come supplemento.

A partire dal 1969, la periodicità si fa irregolare: i fascicoli escono con cadenza annuale ma con mesi di ritardo. I numeri relativi agli anni 1970-1971 e 1972-1973 sono pubblicati in forma di doppi volumi, l’ultimo dei quali esce nel 1974, segnando la conclusione di quella che sarà poi definita la “Prima serie” della rivista. Segue un lungo periodo di interruzione: dal 1974 al 1982 «Insula Fulcheria» non viene più pubblicata.

La ripresa avviene nel 1983 con il numero 13, annunciata da Mario Mirabella Roberti, che torna a ricoprire il ruolo di direttore. Dal 1984 entra in redazione, come vicedirettore, Carlo Piastrella, direttore della Biblioteca di Crema dal 1970 e successivamente anche del Museo. Nel 1986 nasce la collana dei “Quaderni” di «Insula Fulcheria», supplementi tematici alla rivista, curata da Edoardo Edallo.

Nel corso di questo secondo periodo, che segna la vera rinascita della rivista dopo il decennio di silenzio, Piastrella assume progressivamente un ruolo di primo piano nei processi editoriali, fino a diventare condirettore nel 1991 e direttore a tutti gli effetti nel 1999. In quell’anno, Mirabella Roberti, ormai novantenne, viene nominato direttore emerito. La ripresa editoriale è resa possibile anche grazie al fondamentale sostegno economico garantito dalla Banca Popolare di Crema, in particolare per volontà del suo presidente, Cesare Pasquali.

Nel 2002, Carlo Piastrella lascia la direzione della rivista e i suoi incarichi presso l’Amministrazione comunale per raggiunti limiti di età. Scompare nel 2019. A partire dal 2003, la direzione della rivista viene affidata a don Marco Lunghi, per nomina del Sindaco di Crema. Si apre così un nuovo e lungo periodo di stabilità.

Don Marco Lunghi, nato a Santa Maria della Croce nel 1933 e ordinato sacerdote nel 1957, si era già distinto per la sua attività accademica e di ricerca in ambito antropologico e per l’impegno editoriale con la casa editrice Buona Stampa. Sotto la sua guida, la rivista si arricchisce sia nei contenuti sia nella struttura: a partire dal numero 34 del 2004, «Insula Fulcheria» viene suddivisa in due sezioni, una monografica e una miscellanea. Dal 2005, e per i cinque anni successivi, si adottano volumi doppi annuali, uno dedicato al tema monografico e uno agli altri contributi. In questi anni escono anche il secondo, terzo e quarto “Quaderno”. Dal 2007, Walter Venchiarutti affianca Lunghi in qualità di vicedirettore.

Sempre dal 2007, il servizio di stampa della rivista non è più affidato in via esclusiva alla storica Tipografia Leva, che tuttavia continuerà a curarne la stampa per alcuni numeri, tra cui quelli del 2008 e del 2012. A partire dal 2012, con il numero 42, «Insula Fulcheria» torna alla formula del volume singolo annuale. Nello stesso numero si dà notizia della messa a disposizione in formato PDF di tutti gli articoli pubblicati dal 1962 al 2011 sul sito del Comune di Crema, politica poi estesa anche ai numeri successivi.

Dopo la scomparsa di don Marco Lunghi, avvenuta il 7 luglio 2022, la direzione della rivista è stata assunta il 23 febbraio 2023 da Nicolò Dino Premi, quinto direttore della storia di «Insula Fulcheria». Sotto la direzione di Premi, la rivista è stata completamente rinnovata nella struttura e nell’impostazione editoriale, adeguandosi agli standard contemporanei di una pubblicazione scientifica accademica.

La rivista online

In un’ottica di condivisione e libero accesso al sapere, i contenuti della rivista, dal 1962 ad oggi, sono gratuitamente accessibili e scaricabili in formato PDF.


Per visualizzare e scaricare i testi si può procedere in due modi:

  1. Cliccare sulla voce “Indice generale” per visualizzare l’elenco completo di tutti gli articoli pubblicati dal 1962 ad oggi, disposti in ordine cronologico. Cliccando poi sul titolo dell’articolo, apparirà il testo.
  2.  Cliccare sul numero della rivista per visualizzare il testo della rivista pubblicata in un determinato anno. Apparirà l’elenco degli articoli relativi a quell’anno. Cliccando poi sul titolo dell’articolo, apparirà il testo.

 

Buono studio!

 

Il direttore di Insula Fulcheria
Nicolò D. Premi, PhD


Quaderni pubblicati: